Intelligenza Artificiale: disponibile il white paper sulla strategia di sviluppo della filiera italiana AI

Seeweb presenta "L'economia dei dati nell'Intelligenza Artificiale" un whitepaper che analizza la struttura del mercato ed elenca una serie di misure da intraprendere per trasformare l'intelligenza artificiale in una concreta opportunità di sviluppo dell'ecosistema italiano-europeo. Baldassarra “Mancava uno studio italiano che comprendesse aspetti economici, giuridici e sociali dell’intelligenza artificiale e abbiamo deciso di renderlo accessibile a tutti” Baldassarra “Mancava uno studio italiano che comprendesse aspetti economici, giuridici e sociali dell’intelligenza artificiale e abbiamo deciso di renderlo accessibile a tutti”
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Un Libro Bianco sull’Intelligenza Artificiale, per fare il punto sull’evoluzione dell’industria italiana ed europea, evidenziando quali criticità hanno determinato un ritardo rispetto alle Big Tech e, soprattutto, per chiedere l’adozione di una serie di misure, ora che l’Italia con la delega al governo e l’Ue, con l’AI Act vogliono tracciare il perimetro del settore. Il lavoro si intitola “L’economia dei dati nell’intelligenza artificiale – Una guida per combattere le diseguaglianze industriali contro ogni esternalità economica e sociale”, ed è stato presentato in anteprima nel corso dell’evento organizzato il 16 aprile a Roma (l’evento si può rivedere in streaming al link sotto).

Le risultanze del convegno del 16 aprile a Roma

L’evento di presentazione del whitepaper ha avuto come moderatori la giornalista Barbara Carfagna e Dario Denni, Europio Consulting. Ad aprire è stato il Prof. Ranieri Razzante, Comitato per la strategia dell’IA presso la Presidenza del Consiglio, con il suo contributo sullo stato dell’arte della strategia italiana, cui ha fatto seguito Massimo Chiriatti, Chief Technology and Innovation Officer per l’Infrastructure Solutions Group (ISG) di Lenovo, con un keynote dall’approccio tecnico sull’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla vita e sul lavoro dell’uomo.

Il Panel Scientifico ha visto trattare la tematica Privacy & Competition: quale equilibrio nell’intelligenza artificiale? Il trasferimento tecnologico dall’Università alle imprese con gli interventi di:

  • Simonetta Vezzoso, Dipartimento di Economia e Management (Univ. di Trento), sui temi del lockin tecnologico e della concorrenza dinamica nel cloud;
  • Giovanni Maria Riccio, Diritto comparato (Univ. di Salerno), su temi quali AI Act e certezza del diritto;
  • Giuseppe Corasaniti, Filosofia del diritto digitale (Univ. Mercatorum/LUISS), Daniele Nardi, Direttore del Laboratorio AI and Intelligent Systems (CINI), Fulvio Mastrogiovanni, Professore presso il DIBRIS dell’Università di Genova e responsabile R&D di Teseo, sulla talent acquisition, sul rapporto tra università e aziende nel contesto delle competenze in ambito IA, sulla relazione tra intelligenza artificiale e dato e sul trasferimento tecnologico tra mondo accademico e imprese.
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A chiudere il panel scientifico, Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente del Garante per la Protezione dei Dati personali, con una riflessione sul sistema di potere AI e il suo impatto sulla certezza del diritto.

Il dibattito poi si è spostato, con il panel industriale, sulla crescita e sullo sviluppo del Paese sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche dal punto di vista di chi utilizza nel concreto l’AI o di chi ne costruisce la tecnologia abilitante, con gli interventi di Antonio Baldassarra, CEO Seeweb, Michele Zunino, Presidente Consorzio Italia Cloud e CEO Netalia, Andrea Fantasia, Head of Development Mediaengine, Roberto Magnifico, Partner & Director Zest Group, Alessandro De Bartolo, Country General Manager e A.D. Lenovo Integrated Solutions Group.

Intelligenza Artificiale: quale vantaggio per le imprese europee?

La delega al governo italiano e l’AI Act europeo possono rappresentare allo stesso tempo un volano per il settore ma secondo Antonio Baldassarra, CEO di Seeweb, il nodo fondamentale non è come i legislatori calibrano gli interventi, ma come reagiranno le aziende e gli altri soggetti che utilizzano l’AI. “Se la domanda si mostra attenta alle esigenze che Italia e Ue intendono tutelare – ha detto Baldassarra nel corso della presentazione – allora le imprese europee si troveranno in una posizione di vantaggio, dal momento che si saranno già adeguate a quelle norme. In caso contrario, si troveranno a dover competere con player internazionali che non sono tenuti a rispettare quelle regole, e questo non farà che aumentare il ritardo”.

Scarica “L’economia dei Dati nell’Intelligenza Artificiale”

Le misure da adottare per una crescita sostenibile con l’IA

Tra le varie proposte contenute nel whitepaper presentato all’evento del 16 aprile scorso a Roma, Seeweb propone in particolare di:

  • garantire l’accesso ai dati di input per allenare sistemi di Intelligenza Artificiale;
  • dare maggiori poteri alle Autorità Antitrust per prevenire concentrazioni, acquisizioni di start-up AI e altri fenomeni che alterano la concorrenza;
  • impedire che si creino posizioni dominanti sui mercati ancillari;
  • favorire una commessa pubblica che consenta alle aziende italiane della filiera di crescere;
  • introdurre nei programmi delle materie STEM anche lo studio dei sistemi dominanti italiani, in lingua italiana, di fornitori italiani.
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“Solamente garantendo uno sviluppo industriale ed una adeguata formazione – si legge nel documento – si potranno minimizzare le esternalità negative che portano anche fenomeni di ‘brain drain’, ovvero di fuga dei cervelli e minimizzare gli impatti sul mondo del lavoro”. Allo stesso tempo però è fondamentale che le facoltà STEM organizzino corsi anche sui sistemi sviluppati dalle imprese italiane, di modo che gli studenti non conoscano solamente quelli delle Big Tech.

Secondo Seeweb, è necessario anche ridisegnare il ruolo della commessa pubblica in Italia, al momento non allineata con le esigenze del settore in quanto (…)“ in nome dell’ottimizzazione, in qualche maniera scavalca la realtà industriale italiana ma anche europea. E di conseguenza – ha spiegato il CEO di Seeweb – pur essendo finanziata dai contribuenti, non si riflette sulla crescita industriale del Paese. È decisamente un’anomalia da correggere”. Su questa riflessione si era precedentemente incentrato anche l’intervento di Baldassarra nel corso dell’Indagine conoscitiva sull’Intelligenza Artificiale e sui suoi impatti sul mondo del lavoro.

Per approfondire le tematiche trattate, scarica gratuitamente il whitepaper “L’Economia dei Dati nell’Intelligenza Artificiale”.

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