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Smart Working e Cloud Computing

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Lavoro Smart e Cloud Computing

Sapevi che con il cloud l’80% dei lavoratori non lavora più seduto ad una scrivania?


 
Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio cambiamento del mondo del lavoro, sempre più aziende hanno accettato il nuovo approccio di lavoro “smart”. Anche se l’Italia presenta sostanziali differenze rispetto agli altri paesi (Italia e estero si trovano d’accordo solo dal punto di vista economico: parlare di lavoro smart o agile equivale a parlare di risparmio economico dell’azienda), secondo l’indagine condotta da Regus su 44 mila manager e professionisti il 58% si dichiara favorevole a sostenere queste nuove metodologie di lavoro (fonte).
 
L’84% degli intervistati ritiene che dovrebbero essere i governi stessi a contribuire e a promuovere i contratti di lavoro agile favorendo, ove possibile lo svolgimento dei compiti da remoto.
 
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Ma come è possibile gestire il lavoro smart? Sicuramente con i servizi di cloud computing. A tal riguardo, lo scorso marzo abbiamo deciso di partecipare alla Seconda Giornata del Lavoro Agile organizzata dal comune di Milano, dimostrando che con il cloud lo smart working è possibile davvero.

Volenti o nolenti facciamo parte di una trasformazione. Il cloud sta crescendo annualmente del 22,8% (fonte: Stato del Cloud 2015 – Bressemer Venture Partners), entro il 2018 raggiungerà i 127,5 miliardi di dollari e attualmente la spesa delle aziende per applicazioni Saas è del 30% di tutte le spese dedicate alle applicazioni (con una crescita del 17,6%). Questi sono dati che evidenzano un enorme successo, si stima che entro il 2018 il 62% della gestione del rapporto con i clienti (Customer Relationship Management), le risorse umane o la contabilità, sarà infatti basata sul cloud.

Con il cloud si ha un vero e proprio impatto sulla mobilità, le imprese possono monetizzare sfruttando servizi sul mobile, oggigiorno più della metà dei lavoratori non lavora più seduto ad una scrivania il che indica un’enorme potenzialità di investimento. A tal riguardo, tra i motivi che spingono le aziende a rivolgersi al cloud computing vi sono in prima linea l’aumento della disponibilità delle risorse (55%) e l’interesse a controllare i costi (53%). I servizi più scelti  sono il web hosting (61%), il file storage (59%) e a seguire il 44% viene rappresentato da servizi di posta elettronica e da applicazioni desktop (fonte: Economist). Il mercato attualmente è influenzato dalla capacità di distribuire nuove applicazioni su piattaforme cloud che riescono ad accrescere il numero di clienti e ad aumentare la credibilità riuscendo in questo modo a ottenere valutazioni maggiori dal mercato.

E’ chiaro come i servizi cloud rappresentino una valida strada per ottimizzare le risorse e favorire il lavoro da remoto; ad esempio, con il Cloud Object Storage si ha a disposizione un servizio distribuzione e archiviazione di contenuti statici come immagini, archivi documentali o video. Si accede tramite pannello web e si ha il controllo completo dei documenti che sono sempre disponibili, ovunque voi siate. Si tratta di un approcio innovativo e rivoluzionario che non è più legato ai vecchi concetti di filesystem ed ha caratteristiche uniche. Nel sistema Cloud Object Storage i dati vengono memorizzati in due copie su due diversi datacenter consentendo di raggiungere livelli di affidabilità e di integrità elevatissimi. Il prodotto ideale per chi lavora da remoto.

Fonte immagine grafico.

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