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Scegliere lo storage per il server: l’SSD è quello più veloce?

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Spesso, quando ci si trova a dover scegliere il proprio server, si tiene conto di fattori, quali il prezzo, la qualità del servizio, la banda a disposizione e i processori utilizzati. Ma, vi siete mai chiesti quanto incide sulle prestazioni del vostro server lo storage usato? Il tempo di accesso al disco è spesso il vero collo di bottiglia sui server con moltissimi accessi contemporanei e la scelta dello storage da usare può fare la differenza.

Abbiamo quindi deciso di fare dei test comparativi tra gli storage più usati in circolazione, ed il nostro sistema di Storage Area Network, basato su IBM XIV Gen 3. Abbiamo quindi configurato su 3  nostri server IBM Blade Center H23 con stesse risorse e stesso sistema operativo, 3 diversi sistemi storage, SAS, SSD  per metterli a confronto con il nostro XIV. Per i test sono stati usati software differenti (Hdparm, Dd, Ioping e Dbench) che tengono conto di diversi parametri e calcolano tempo di lettura, scrittura e latenza.

Dall’analisi dei vari risultati dei test, sono emerse alcune osservazioni interessanti sul comportamento dei dispositivi in esame, sia nei singoli test e iterazioni, che nell’andamento delle loro performance.

Il sistema piu performante in lettura risulta essere il disco SSD con 439 Mb/sec, subito dopo troviamo XIV con 384 MB/s, pessime performance invece per il disco SAS con solo 155 MB/sMB/sec.
Molto più eclatante è invece il risultato delle performance di scrittura di questi sistemi, in cui è molto rilevante la differenza di performance in scrittura tra gli storage.

In particolare, l’XIV dimostra una capacità di scrittura quasi 6 volte superiore agli altri due dischi con una media di 880 MB/s. Il disco SAS e quello SSD in scrittura nel test eseguito con dd rimangono attestati su valori simili tra loro (circa 150 MB/sec ciascuno).
Nei test paralleli solo l’XIV mantiene un andamento lineare delle prestazioni.

Un fattore spesso trascurato, ma molto rilevante, sono i tempi di latenza che influiscono in maniera sempre maggiore all’aumentare dei processi. I test sulla latenza mettono in evidenza come, all’aumentare dei processi paralleli, lo storage SAS va da in difficoltà , con valori quasi proporzionali all’aumentare dei processi. Discorso analogo per i dischi SSD, ma con meno criticità all’aumentare dei processi. Sorprendente invece il risultato per il test di latenza per l’XIV, dove la latenza rimane quasi invariata e sempre in un range di valori trascurabili.

Contrariamente a quanto la maggior parte delle persone sono portate a pensare, lo storage SSD non è sinonimo di miglior sistema di archiviazione. I test eseguiti mettono in evidenza come la scrittura sullo storage XIV sia notevolmente superiore rispetto agli altri due sistemi di storage esaminati, con valori superiori di quasi 6 volte rispetto all’SSD sulla singola scrittura, e più di 8 volte superiore con 128 processi paralleli, raggiungendo picchi di scrittura di 2800 MB/sec.
I risultati dei test riportano chiaramente che l’IBM XIV essendo uno dei sistemi più evoluti e complessi presenti sul mercato e decisamente più performante in scrittura rispetto a sistemi più semplici come i dischi SSD e i dischi SAS.

Di seguito l’articolo completo con tutti i test, i risultati ed i grafici delle prove effettuate con i tre sistemi di memorizzazione dati:

Articolo completo benchmark SAS, SSD e XIV
Benchmark SAS, SSD e XIV

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3 risposte

  1. Ma che senso ha comparare dei semplici RAID1 con un sistema ultra-parallelo come XIV che ha minimo 72 dischi, un tot di CPU Xeon dedicate, tantissima RAM e anche cache SSD (nell’articolo non è specificato se il vostro l’abbia o meno)??? Se poi si prendono in esame i costi, questa cosa ha ancora meno senso…

    1. Concettualmente ha ovviamente ragione ma il test è stato fatto per paragonare il nostro sistema dischi usato per i server cloud con le soluzioni adottate da nostri concorrenti che non usano affatto SAN ma si basano su dischi locali ai nodi di computing e, comunemente come per esempio nel caso di digitalocean, si tratta di due dischi.

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