Roberto Vacca spiega come qualcuno immaginò i modi odierni di conoscere e usare il mondo.
La rivoluzione di Internet e Google predetta nel Rinascimento? È proprio così.
Ora troviamo subito dati, teorie, testi, esperti. Comunichiamo a distanza all’istante. Vediamo luoghi, immagini, eventi lontani. Tutto cominciò 50 anni fa, quando militari e scienziati cominciarono a collegare a distanza i loro computer.
Poi nel Marzo 1989, al CERN – il Centro Europeo di Ricerche Nucleari, lo scienziato informatico Tim Berners-Lee ideò WWW il WorldWide Web – la Rete Mondiale: 10 milioni di utenti nel 1996 – 6 miliardi di computer connessi oggi. Roberto Vacca ha trovato il fatto inaudito che furono vaticinati due secoli e mezzo fa da uno scrittore famoso. Era il Dr. Samuel Johnson (1709-84 – “il letterato più illustre della storia inglese”) autore del Rambler – bollettino che pubblicava due volte alla settimana e vendeva per pochi centesimi.
Di seguito cita la sua nota del 19 Marzo 1751, che ha condensato e snellito, perché la sua prosa è poco leggibile – frasi interminabili e digressioni continue. Così scriveva:
“Sarebbe utile creare un “registro universale” in cui chiunque possa scrivere che cosa desidera comprare o vendere e che sia anche un mercato generale di intelligenza. Dovrà avere una buon reputazione escludendo frodi e censure. Sarà un luogo ove ogni onesta curiosità sarà soddisfatta; ove la ricchezza pecuniaria e intellettuale di un Paese sarà raccolta; ove ogni condizione umana troverà supporto e piacere. Meriterà l’attenzione del mercante, del filosofo, dell’uomo d’affari e di chi si diverte solo a seguire le attività e gli interessi degli altri.
“Mentre pensavo queste cose caddi nel sonno. Poi sognai una dea agile, impaziente, con l’occhio pronto – la Curiosità. Mi annunciò che il Registro Universale sarebbe stato mandato da Giove per raccogliere i desideri degli uomini e per riordinare il mondo. Nessuno si lamenterà più perché deve svolgere compiti per i quali non è qualificato o perché possiede abilità o virtù che nessuno richiede. La nuova educazione insegnerà a tutti le lingue, le scienze, la moda, le danze e i giochi. Saranno inventati fuochi che scaldino una città intera, veicoli per viaggiare su strada e sull’acqua, medicine universali per curare ogni male e prolungare la vita. Per ogni arte ci saranno 100 professori per ogni allievo. Poi la Curiosità mi chiese se avrei saputo realizzare queste meraviglie, ma non avevo risposta e mi svegliai.”
Si dice che in certi periodi “certe invenzioni sono nell’aria”. È da credere che qualcuno avrebbe volato con un aereo a motore entro il 1910, se non lo avessero fatto i fratelli Wright nel 1903. Qualcuno avrebbe realizzato una pila atomica negli anni ’40, se non l’avesse già sperimentata Enrico Fermi nel 1942…
Nel marzo 1989 Tim Berners-Lee al CERN scrisse una proposta che descriveva un grande sistema di gestione dell’informazione. Il suo capo, Mike Sendall, annotò sulla prima pagina il commento “Vago, ma eccitante” e approvò il progetto, che poi diventò WWW (WorldWideWeb) la Rete Mondiale.
Anche in questo caso la realtà ha superato l’invenzione. [la realité a depassé la fiction].
Di seguito l’articolo integrale di Roberto Vacca: Scrittori che predicono invenzioni e scoperte.
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