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Posizionamento siti web: come evitare di essere penalizzati

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Posizionamento su Google: ottimizzazioni SEO e penalizzazioni

Utilizzando dei crawler che scansionano Internet, Google e gli altri motori di ricerca collezionano quotidianamente miliardi di informazioni sfogliando altrettante pagine web e fornendo risultati in maniera pressoché istantanea alle ricerche effettuate dagli utenti.

Questo processo è possibile per mezzo degli algoritmi di ricerca che, come comunicato da Google, “si basano su oltre 200 segnali univoci o indizi che consentono di intuire che cosa stai realmente cercando”.

Ne esistono di diversi tipi, ognuno dei quali si occupa di verificare un determinato gruppo di informazioni e la cui quasi totalità può essere gestita tramite un’adeguata attività SEO, migliorando il posizionamento siti web.

I due principali algoritmi utilizzati da Google sono chiamati Panda e Penguin, modelli che analizzano vari fattori tra cui i link ipertestuali presenti nelle pagine web, backlink verso il vostro dominio, pagine web prive di contenuti di qualità o con una grande quantità di articoli futili o privi di approfondimenti, fino ad arrivare a problemi scaturiti da testi contenenti ripetuti errori grammaticali.

Per fare una verifica in tal senso, potete ispezionare le vostre pagine web con il tool “grammar checker” messo a disposizione da Small Seo Tools.

Il linea generale, per non incappare in problematiche derivanti da collegamenti ipertestuali di pessima qualità, è bene evitare tutti quei sistemi di link building che si basano su software automatizzati, pagine che contengono molti altri link oltre che il vostro e la quasi totalità dei servizi di backlinking a pagamento.

In presenza di link dannosi che non sono oltretutto sotto il vostro diretto controllo invece, potete intervenire bloccandoli e farli ignorare da Google utilizzando lo strumento “google disavow tool” presente in Google Webmaster Tool.

Panda e Penguin vengono utilizzati anche per analizzare e penalizzare tutti quei siti in cui c’è un’eccessiva presenza di link che puntano a pagine inesistenti, circostanza che può essere gestita con lo strumento DeadLinkChecker.

E’ di fondamentale importanza, inoltre, evitare di pubblicare contenuti duplicati e fortunatamente questo tipo di problema può essere facilmente verificabile utilizzando degli strumenti online gratuiti come Duplicate Content Checker.

Problemi ben più gravi invece, che possono causare la perdita del 95% del suo traffico organico (come dettagliato in questo articolo) sono causati da attività dannose generate da malware o utenti malevoli.

A differenza delle penalizzazioni trattate precedentemente, che impattano solamente sul ranking nelle SERP, quest’ultime causano anche un blocco sull’accesso al sito da parte del browser web utilizzato dal visitatore, il quale informa l’utente che il sito non è “affidabile” invitandolo a non accedervi:

posizionamento siti web

Per evitare di incappare in questa situazione è opportuno installare tempestivamente tutte le patch di sicurezza rilasciate dagli sviluppatori del CMS che avete utilizzato per implementare il vostro sito, aggiornando quindi ogni componente (come i temi, i plugin, ecc.) all’ultima versione stabile e monitorando costantemente il contenuto del vostro sito facendo frequenti scan con un antivirus, verificando la presenza di link Blackhat SEO, attacchi “Drive-By” e che il vostro dominio non sia presente in una blacklist.

Per automatizzare questo processo rendendolo scalabile ed affidabile, senza impattare in alcun modo sulle performance del vostro sito web, abbiamo elaborato una soluzione ad-hoc completamente managed e che non richiede nessuna configurazione a tuo carico: Website Security Plus 👈

 

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