Elezioni on line e accesso alla rete per tutti: è così che dalla guerra fredda è nato un Paese ipermoderno.
E-stonia più che Estonia. È così che ormai i più la conoscono. Parte dell’UE dal 2003, l’Estonia è, infatti, il Paese in assoluto più digitalizzato ed evoluto del pianeta. È qui che è nato Skype, che tutti usiamo spesso ignorandone l’origine, è qui che si sono tenute le prime elezioni on line, e dove l’accesso a Internet è visto come un diritto fondamentale dalla popolazione. Forse nessuno ci avrebbe scommesso, su questo Paese la cui indipendenza da Mosca è relativamente recente (1991).
Se volete un po’ di numeri, basti pensare che il 75 per cento dei contribuenti versi tasse on line, tutti i cittadini hanno una carta di identità elettronica e un indirizzo e-mail e quasi il 60 per cento hanno un PC, percentuali nettamente superiori a quelle degli altri Paesi europei. Invidiabile, soprattutto per quanto ci riguarda, è la completa digitalizzazione della pubblica amministrazione, efficiente e snella, grazie anche a una disponibilità di banda larga di quasi due terzi.
Ma il dato più importante, prima accennato, è che qui anche la politica è in rete: alle votazioni del 24 febbraio 2011 i cittadini hanno potuto esprimere la loro preferenza anche via web con sistemi Windows, Linux e Mac, guadagnando così anche il plauso di Hillary Clinton.
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