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Stage pratico sull’Internet of Things: intervista a Paolo Canofari

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L’estate 2018 è stata per Paolo, neodiplomato appassionato di metal, l’occasione per realizzare una demo di Internet of Things in Seeweb: i risultati, straordinari

 

In questa intervista vi presentiamo Paolo, neodiplomato con la passione per il metal e per la tecnologia, anche e soprattutto Internet of Things.

E che ha realizzato un progetto di Internet of Things con risulatti stupefacenti.
Occasione, lo stage retribuito offerto da Seeweb con cui ha dato vita a una demo in grado di monitorare i parametri dell’inquinamento ambientale delle aree circostanti uno dei datacenter (quello di Frosinone): un prototipo che potrà essere riutilizzato nel futuro con obiettivi importanti e concreti.
In particolare, il prototipo monitora – tra le altre cose – PM10 e PM2,5 nella zona circostante il nostro datacenter di Frosinone2, sito nella zona industriale e offre la possibilità di controllare costantemente i valori di vari valori ambientali, anche indoor.

 

Seeweb: Paolo, come è stato il tuo percorso scolastico?

 

Paolo: Mi sono diplomato quest’anno in Trasporti e Logistica, articolazione “Costruzioni Aeronautiche” presso l’ITIS Don G. Morosini di Ferentino (FR).

I miei voti non sono mai stati il top: la lontananza da scuola e gli orari di viaggio impegnativi mi hanno spinto a ridurre gli orari di studio per lasciare più spazio a quelle che erano e continuano a essere le mie passioni.

Ho sempre avuto più attitudine verso il corso di elettronica ed elettrotecnica, ma me ne sono reso conto solo dopo… I miei insegnanti, comunque, non hanno mai esitato a venire incontro a noi studenti, anzi, nel mio caso hanno contribuito a farmi arrivare fin qui.

Paolo Canofari

Seeweb: Giovane e amante della musica metal, come è nato il tuo interesse per il mondo informatico?

 

Paolo: C’è da dire che il mio interesse per l’informatica risale a molto prima della mia passione per il metal. Quella per l’informatica è nata ai tempi delle scuole medie, quando ho iniziato con Java per sviluppare plugin per un gioco. Da lì poi, Internet è stato la mia guida fino al terzo superiore, quando ho iniziato l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro al FabLab di Frosinone.
Devo praticamente tutte le mie conoscenze in campo elettronico e informatico al mio tutor di allora.

Nello stesso contesto, nasce la mia passione per il metal…

Seeweb: Uno stage in Seeweb per mettere in pratica la teoria scolastica, avresti mai pensato di farlo in questo momento?

 

Paolo: La proposta di stage in Seeweb mi ha lasciato perplesso: dopo l’esame di maturità ero convinto che non avrei avuto esperienze dirette con l’informatica fuori dai miei hobbiy e prima della laurea. Quest’esperienza ha sicuramente dato un senso agli sforzi fatti durante le scuole superiori!
La scuola non ha dato molte basi pratiche per informatica e tecnologie IoT, però tutti quegli esercizi di logica e matematica hanno dato un contributo importante alla realizzazione del progetto.

Seeweb mi ha dato la possibilità di mettere insieme ciò che ho imparato dentro e fuori la scuola, ed è impossibile descrivere a parole la soddisfazione che si ha quando si riesce a dare una marcia in più alle proprie passioni!

 

Seeweb: Parliamo del lavoro realizzato in Seeweb, progetto Open Source con licenza GNU General Public License v3.0: ti aspettavi di creare un dispositivo IoT e tutto ciò che lo circonda?

 

Paolo: Non mi aspettavo di farlo in ambito professionale, effettivamente. Ho già avuto esperienze nel creare device IoT ma il processo di realizzazione era abbastanza lento, bisognava scrivere tutto il codice da zero. L’idea del prototipo è nata come dimostrazione dell’utilizzo della piattaforma Astarte con lo scopo di riuscire a spiegare tutto il processo a chi magari si affaccia per la prima volta al mondo dell’ IoT. Quando ho ricevuto i primi dati dai sensori c’è stata una grande soddisfazione: quello che ho imparato nel corso degli anni, al di fuori dei corsi scolastici stava dando finalmente i suoi frutti.

 

Seeweb: Dopo questa esperienza, che tipo di progetti hai per il futuro?

 

Paolo: Alla fine di questo percorso posso dire di sentirmi molto più sicuro e soddisfatto delle scelte che ho fatto in passato.

Nel futuro punto a laurearmi in Ingegneria Informatica per poi specializzarmi come sviluppatore, e naturalmente non rinuncerò al metal che con ogni probabilità continuerà ad accompagnarmi nel mio percorso!

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