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Cloud pubblico VS Cloud privato: c’è ancora un confronto da fare?

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Il Cloud Pubblico continua a crescere anno dopo anno e in Italia ha registrato un’impennata trimestrale del fatturato del 18,9% e dovrebbe arrivare a fine anno a un giro d’affari di 3,7 miliardi (+17,6%)

Cloud Pubblico per aziende[Aggiornamento articolo 31 Maggio 2017] Con la tecnologia cloud le aziende possono ottenere numerosi vantaggi e agevolazioni dal punto di vista organizzativo, economico ma soprattutto dal punto di vista della sicurezza dei dati. Attualmente quella del Cloud Pubblico non è più un “early adoption” ma è la prima scelta delle aziende.

Quasi la metà delle aziende che ha un’attività online sceglie servizi di Cloud Pubblico perché in questo modo riduce i costi economici e offre una notevole capacità on-demand.

Secondo recenti indagini del Business Technology Review Inc., solo nell’ultimo anno, l’utilizzo del Cloud Pubblico è aumentato del 46%. Lo studio rivolto al mercato Iaas, Saas e Paas, ha inoltre scoperto come le aziende utilizzano grandi dati per guidare il proprio business.

Scalabilità, accesso rapido alle infrastrutture e maggiore elasticità sono le caratteristiche più attrattive del cloud pubblico.

Cloud Pubblico VS Cloud Privato

Se nell’ultimo anno la scelta del Cloud Pubblico è aumentata, il cloud computing privato continua a risultare un servizio appetibile per le aziende. Una delle spiegazioni per la resistenza di queste nei confronti del Cloud Pubblico è la preoccupazione per sicurezza e privacy dei dati. Il punto è che, in Italia si parla di cloud da quasi dieci anni, ci sono state tante conferme di sicurezza, e nonostante questo, parte delle aziende preferisce spendere maggiori risorse economiche con il cloud privato. Probabilmente si tratta solo di arretratezza, italiana ed europea. Arretratezza nel modo di pensare e di gestire le proprie informazioni. Se a metà degli anni 2000 ci si affidava a dispositivi fisici pensando che fossero le migliori tecnologie disponibili sul mercato per proteggere i propri dati, ora ci sono aziende che pensano al Cloud Privato come l’unica soluzione possibile per mantenere i propri dati sotto controllo pur essendo nel cloud.

Il Cloud Privato è sostanzialmente un sistema cloud costituito con server di proprietà di chi usufruisce il servizio. Questo genere di cloud può essere paragonato ad un potenziamento ed estensione del data center tradizionale con l’aggiunta di procedure e servizi di tipo cloud.

Il fatto che sia “privato” non significa che sia più sicuro del Cloud Pubblico, il termine si riferisce infatti al tipo di piattaforma che non è condivisa.

Panoramica sul Cloud Pubblico

Fumetto Cloud pubblico Il Cloud Pubblico è un servizio che viene gestito dal service provider. Questo si basa su applicazioni e infrastrutture disponibili all’utente su internet “as a service” tramite un modello pay-per-use. E’ perfetto per quelle aziende che non vogliono gestire la propria infrastruttura o le proprie applicazioni. Le macchine virtuali in questo modo eliminano la necessità di investimenti di capitale all’interno dell’organizzazione IT. E’ possibile gestire la configurazione della macchina tramite pannello (i servizi di cloud pubblico sono tutti costumizzabili), monitorare, controllare tutti i dati e automatizzare la governance del lavoro.

Cloud Pubblico: sicurezza e privacy

Per quanto riguarda sicurezza e privacy, con il cloud pubblico si usufruisce della sicurezza del cloud provider, è ideale per quelle aziende che vogliono delegare le responsabilità di gestione; nel caso di Seeweb, per esempio, questo avviene ai massimi livelli possibili grazie alla certificazione ISO27001 che fissa standard difficilmente esistenti nei datacenter aziendali.L’azienda dispone inoltre degli asset che compongono l’intera catena del cloud pubblico ossia: data center di proprietà (in Italia), servizi sistemistici, help desk veloce e H24, monitoring e connettività garantita. Garantisce la continuità operativa, offendo uno SLA del 99,90%, e assicura sempre la disponibilità dei dati con programmi di disaster recovery e business continuity.

Nel privato invece occorre impegnare una quantità significativa di risorse per designare, acquistare, alloggiare, aggiornare e mantenere l’infrastruttura fisica. Da un punto di vista economico optare per un cloud privato può richiedere una certa spesa iniziale e investimenti successivi (per l’aggiunta di nuove attrezzature e per le problematiche legate all’alimentazione elettrica e al condizionamento dei locali). Nel cloud pubblico, la spesa iniziale è eliminata e con il pay per use i costi sono notevolmente ridotti.

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