Nel 2012 vincevano CloudSeed. Oggi sono nostri partner insieme a LVenture. Siamo tornati a fargli qualche domanda.
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A un anno da CloudSeed, che li ha visti primi in classifica, il nostro Stefano Di Pede è tornato a intervistare Federico Pacilli e Claudio Tesoriero di BaasBox. E li ha trovati molto bene, oltre che, a detta loro, più “ripuliti”.
Le cose infatti stanno andando avanti.
Stefano: Ricordateci cos’è BaasBox…
Claudio: Un opensource che aiuta gli sviluppatori a realizzare più velocemente le proprie applicazioni.
Stefano: Come avete utilizzato i finanziamenti ricevuti?
Federico: Quando abbiamo vinto CloudSeed il progetto era in fase embrionale: abbiamo investito per metà in sviluppo e per metà in marketing; poi siamo entrati nel programma di accelerazione di LuissEnlabs, dopodiché abbiamo presentato i risultati raggiunti agli investitori, e Seeweb ed LVenture sono diventati nostri soci.
Stefano: Come è cambiata l’applicazione a livello tecnico?
Claudio: Ci siamo aperti al mondo dell’Università per tesi e stage presso di noi, e BaasBox è molto più stabile. Abbiamo già in produzione alcune applicazioni; ci sono nuove funzionalità come la possibilità di registrarsi dai social; inoltre BaasBox può gestire le notifiche push per i cellulari Android e IOS. E’ possibile gestire il following tipo Twitter . Si possono archiviare e recuperare i file, e per i file con testo fare interrogazioni specifiche. Per esempio cercare un PowerPoint per numero di slide. Inoltre oggi BaasBox non è solo un server ma anche una serie di librerie che presentano interfacce coerenti con il linguaggio di programmazione che si è abituati a utilizzare.
Stefano: L’anno scorso sognavate un ufficio tutto vostro. E oggi?
Federico: Oggi abbiamo un box tutto nostro qui alla Stazione Termini (ndr: intanto ci fanno fare un giro virtuale all’interno della sede) e collaboriamo con altre persone.
La prossima sede, conclude Federico, sarà internazionale. Se si è realizzato il primo sogno, diciamo noi, perché no?
Intanto voi continuate a seguirli.
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