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30 anni di storia digitale italiana: buon compleanno dominio .it!

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Il cuore del dominio .it è dentro il CNR di Pisa, che dal 1987 ne gestisce il Registro. Siamo voluti entrare un po’ in questo pezzo di storia italiana insieme all’Ing. Anna Vaccarelli

Il dominio .it è un alleato prezioso per qualsiasi impresa italiana o attività online che voglia rivolgersi a una platea italiana.

Oggi i domini .it registrati sono oltre tre milioni. E 30 anni sono passati dalla nascita di Registro .it, l’organizzazione responsabile dell’assegnazione e gestione dei domini e della loro infrastruttura tecnica.

Nel 1987 infatti ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) affidava al CNR di Pisa il compito di gestire l’anagrafe dei domini .it, tanto che Registro.it ha sede proprio all’interno del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Per celebrare questi 30 anni di storia, il CNR ha organizzato una serie di eventi. Il prossimo sarà a Milano, il 24 novembre, dalle 11 alle 16: “30 anni di .it”.
Un’occasione per festeggiare la storia del Registro e della cultura digitale che il CNR ha contribuito e contribuisce ad alimentare con le sue iniziative, ma anche con il suo approccio a una Internet libera e utile agli utenti.
Siamo molto contenti dell’occasione che questo momento ci offre per risentire Anna Vaccarelli, Responsabile Relazioni Esterne, Media e Comunicazione del Registro.it.

Anna Vaccarelli
L’Ing. Anna Vaccarelli, Relazioni Esterne, Media e Comunicazione del CNR di Pisa

Il Registro .it compie 30 anni. In breve, quali sono state le tappe più significative di questo pezzo di storia d’Italia?

Per i primi dieci anni l’uso della Rete è rimasto confinato all’interno degli ambienti accademici e di ricerca, e la registrazione dei nomi a dominio era un fenomeno di nicchia, tanto che i nomi registrati alla fine del 1998 erano poco più di 80mila. Alla fine degli anni 90, con l’avvento del web, il numero dei nomi a dominio ha registrato un’impennata vertiginosa e il Registro ha quindi ampliato la propria struttura operativa e si è adeguato alle nuove esigenze degli operatori e del mercato eliminando gradualmente il numero di domini registrabili per ogni soggetto (nel 2000 per le imprese, nell’estate 2004 per le persone fisiche), arrivando nel 2005 a contare 1milione di nomi. Altra tappa importante è stata il 28 settembre 2009 con l’introduzione del sistema di registrazione sincrono, che ha eliminato l’invio della modulistica e i tempi di attesa, favorendo la diffusione dei domini .it che raddoppiano nel 2010, toccando quota 2Milioni. Dal 2012 è possibile registrare lettere accentate e caratteri particolari di altri alfabeti (come p.es. la dieresi per il tedesco). Nel 2016 abbiamo superato la soglia dei tre milioni di nomi.

Se partiamo dalle origini, perché l’ICANN seleziona proprio il CNR per la gestione del Registro dei domini Internet italiani?

Il CNR di allora, in particolare l’Istituto Cnuce aveva maturato una esperienza specifica che già l’anno prima aveva portato i ricercatori e i tecnici del Cnuce a realizzare il primo collegamento alla rete Arpanet (così si chiamava la rete allora). Queste competenze fecero sì che IANA (l’organismo internazionale, oggi ICANN, che si occupava dell’assegnazione dei nomi e dei numeri della rete) affidasse il compito al CNR e il primo nome registrato fu proprio cnuce.cnr.it

Qualche anteprima sull’evento a Milano “30 anni di .it”?

Sarà un evento dedicato a fare il punto dopo 30 anni di domini .it, con uno sguardo al futuro.

Nel corso della mattinata parleremo di futuro dei nomi a dominio, dell’evoluzione del mercato con Jean-Jacques Sahel (ICANN – Managing Director for the European Office in Brussels and Regional Vice President for Europe), di cultura digitale e identità italiana in Rete con Giovanni Boccia Artieri (Professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università Carlo Bo, Urbino) e di Italia digitale e pubblica amministrazione con Paolo Barberis (Consigliere per l’innovazione della Presidenza del Consiglio).

Chiusura della mattinata con le scuole: l’attività della Ludoteca del Registro .it, il premio .itContest lanciato in occasione del trentennale del Registro e in assoluta anteprima ci sarà la presentazione del volume a fumetti “Nabbovaldo” realizzato per la collana Comics&Science di CNR Edizioni, perché l’attività del Registro .it per la cultura digitale passa anche dalle nuove generazioni. Pomeriggio dedicato alle imprese con i sei vincitori delle passate sei edizioni di .itCup (la startup competition del Registro .it), le storie di artigiani digitali come Orange Fiber e i dati di Made in .it, l’indagine sullo stato digitale delle aziende italiane condotta dal Sole24ore.

Quali risultati ha portato l’efficientamento delle procedure di registrazione e cambio registrar per il dominio .it?

L’introduzione del cosiddetto sistema di registrazione “sincrono” nel 2009 ha reso più facili le procedure per la registrazione sia da parte degli utenti finali che per i Registrar. Questi ultimi, in particolare, hanno potuto offrire ai loro clienti servizi completamente online e al passo con i tempi, abbattendo la spiccata preferenza che esisteva per altre estensioni (p.es. .com) che già realizzavano processi di registrazione completamente sincroni.

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