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Software e cloud: consigli pratici per progettare la ripresa

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Innovare e crescere: quante volte sentiamo questi imperativi? Il problema è con quali strumenti. Una riflessione di Roberto Vacca, che vede nel software innovativo (oltre che nel fotovoltaico) la via per una ripresa.

Software e Cloud consigli pratici per riprogettare la ripresa

Questo post nasce da una riflessione, non recentissima (2012) ma sempre attuale di Roberto Vacca. E dico attuale perché, dal 2012, le cose non sono cambiate di molto. L’articolo, titolato “Ripresa da progettare, non solo auspicare”, individua pochi punti, chiari, da sviluppare per dare una risposta davvero concreta all’esigenza di sviluppo. Ne riporto solo alcuni stralci:

“Prevenire grandi ruberie, evasioni fiscali, prebende scandalose e sopraprofitti eccessivi – sono obiettivi di una auspicabile politica di rigore.
Diminuire gli investimenti e le spese (che creano lavoro), aumentare le imposte e i tassi di interesse – sono politiche di austerità inopportune: non favoriscono la ripresa e aggravano la depressione.

Queste due affermazioni sono vere e importanti. È il mio modesto parere – corroborato dalle opinioni autorevoli di P. Krugman, P. Samuelson, J.M. Keynes e altri. Si stanno levando voci che dicono:
“Non austerità, specie a carico dei meno abbienti – ma investimenti in imprese innovative che favoriscano la crescita, la creazione di posti di lavoro e la ripresa.” Le approvo, ma sono raramente seguite da programmi concreti.

Innovare e crescere va bene, ma facendo che cosa? Dobbiamo guardarci da innovazioni finanziarie inventive, che finiscono per assorbire risorse dei poveri per arricchire gli straricchi. Dobbiamo diffidare delle mosche cocchiere che assicurano che modificheranno il clima, ottimizzandolo (!), e intanto speculano sulle carbon tax, disastrose per le nostre industrie. Non abbiamo bisogno di una crescita che conduca a una bolla speculativa nel settore edilizio. Non auspichiamo crescite del terziario consistenti solo di chiacchiere pubbliche, private, diffuse dai social network. Il mercato saturo non genera domanda di automobili. La domanda per le fruste dei cocchieri è finita da un pezzo.

Individuiamo, allora, direzioni in cui sia giusto investire per innovazione e crescita. Sappiamo bene che prospera chi produce energia (petrolio – fonti alternative?) e chi produce intelligenza, software e hardware (Microsoft, Google, Apple – non tanto i social network in cui girano tante parole e poche idee).

Propongo due direzioni: fotovoltaico ad alto rendimento e software innovativo. Ci lavorano già gruppi avanzati, ma poco numerosi in Italia. Investiamoci e individuiamo altri settori in cui sia ragionevole lavorare concretamente. Sentiamo troppi discorsi fatti solo di astratti.

(…)

La produzione di software è caratterizzata da alto valore aggiunto. Non richiede materie prime, né forti investimenti in macchinari e stabilimenti. Le aziende del settore dovrebbero consorziarsi e creare aziende virtuali in rete per produrre software tecnico scientifico (mirato a soddisfare domanda di aziende hitech, di centri di ricerca, di enti e organizzazioni pubbliche) e di strumenti informatici innovativi per il grande pubblico (sistemi operativi, algoritmi, Computer Assisted Design, motori di ricerca, grafica). Vanno creati: nuovi sistemi ciber-fisici, mirati al monitoraggio, al controllo e alla gestione integrata dei grandi sistemi tecnologici e urbani.

 

Roberto Vacca
Roberto Vacca

In parallelo vanno create scuole avanzate per addestrare personale già diplomato/laureato e portarlo a livello adeguato. I docenti sono esperti di alto livello che lavorano nelle aziende partecipanti alla rete o vanno reclutati in Italia e all’estero La creazione e la gestione di queste scuole costituisce un business che può produrre impatti moltiplicativi e contribuire alla ripresa economica e culturale.”

 
Laureato in ingegneria elettrotecnica e libero docente in Automazione del Calcolo (Università di Roma). Docente di Computer, ingegneria dei sistemi, gestione totale della qualità (Università di Roma e Milano). Fino al 1975 Direttore Generale e Tecnico di un’azienda attiva nel controllo computerizzato di sistemi tecnologici, quindi consulente in ingegneria dei sistemi (trasporti, energia, comunicazioni) e previsione tecnologica. Scrittore e divulgatore scientifico sugli argomenti citati, ha realizzato anche numerosi programmi TV di divulgazione tecnologica.

 

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