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Sempre più cloud, senza dimenticare la privacy

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Entro il 2014 sempre più PA e imprese saranno su cloud. E intanto il Garante Privacy mette on line una guida dedicata al trattamento dati.

 

Entro il 2014 il cloud sarà “il modello operativo principale adottato dalle imprese”. Lo dice una ricerca di Axway, ed effettivamente lo vediamo anche noi: il cloud diventa sempre meno “hype” e sempre più scelta condivisa tra imprese e PA.

 
Questo scenario ridipinge in toto l’approccio dei fornitori e dei fruitori, che stanno aumentando sempre di più. Il plus delle soluzioni cloud sono più servizi ed efficienza a fronte di minori investimenti, esternalizzazione dei servizi e quindi nessuna imcombenza di gestione per lo staff interno dell’azienda. Dietro tutto questo, una struttura tecnica che ne permette ridondanza, hot-stand-by, scalabilità istantanea e su richiesta. Il cliente che oggi contatta Seeweb l’anno scorso non sempre sapeva cosa fosse il “cloud”; oggi invece ne ha già sentito parlare, anzi spesso il suo obiettivo è unicamente un’offerta cloud. Se sa di rivolgersi a un fornitore affidabile, sa anche che – sulla nuvola o no – avrà un determinato risultato. Lo spauracchio che resta è più che altro legislativo. Si sente sempre dire che “non ci sono ancora regole ben definite sul cloud”, e ormai suona come un ritornello.

In un paese come l’Italia poi, molto sensibile a norme e tutele legali.

A tal proposito oggi è on line una guida a cura del Garante per la protezione dei dati personali, “Cloud Computing – Proteggere i dati per non cadere dalle nuvole” disponibile qui.

Questo decalogo potrà esservi utile se vorrete approfondire gli aspetti relativi al trattamento dei dati e dissolvere i vostri dubbi se  state scegliendo di sposarvi su Cloud. Anche Seeweb chiaramente è in grado di fornire tutta la documentazione del caso, in particolare rispetto all’esigenza delle PA e a quanto previsto dal Garante il cliente – alcuni di voi lo hanno già fatto – risolve fornendo un incarico di trattamento dati presso terzi, e Seeweb come fornitore firmerà il documento di incarico. Semplice, no?

Nel frattempo, ben vengano dibattiti e approfondimenti sul tema, purché si parli davvero di cloud: oggi il termine è inflazionato, e va usato con intelligenza.

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