Save the Children non ha bisogno di presentazioni. Tutti noi sappiamo che, fin dal 1919, lavora ogni giorno con passione, determinazione e professionalità in Italia e nel resto del mondo per dare ai bambini l’opportunità di nascere e crescere sani, ricevere un’educazione ed essere protetti.
Sono tantissime le cause a cui Save the Children si dedica con campagne specifiche e tramite raccolte fondi: per salvare i bambini in emergenze in contesti di guerra come in Siria, di carestia come in Africa e di disastri naturali come nei terremoti nel centro Italia; per combattere la povertà educativa in Italia e assicurare educazione di qualità nel mondo, per portare cibo, cure e protezione ai bambini più difficili da raggiungere.
Save the Children è ad oggi la più importante organizzazione internazionale indipendente dedicata a salvare i bambini a rischio e a garantire loro un futuro, grazie al supporto di donatori e partner.
Come Seeweb, li supportiamo per assicurare loro la continuità e fruibilità dei servizi web collegati al sito istituzionale, da cui è possibile contribuire ai loro progetti, e al portale relativo alla campagna Christmas Jumper Day.
In questo post, approfondiamo le caratteristiche dell’infrastruttura web e le specifiche esigenze che può avere un’organizzazione così importante.
Nelle parole di Lorenzo Catapano, Head of Digital Department, intervistato tempo fa in occasione dell’inizio della nostra collaborazione, un piccolo retroscena sul backstage tecnologico dell’organizzazione.
L’intervista a Lorenzo Catapano
S.: Qual è la correlazione tra digitale e impegno nelle campagne umanitarie?
L.C. Per una realtà come la nostra è estremamente importante dotarci di siti web e infrastrutture adeguate che ci consentano di raggiungere gli obiettivi di raccolta fondi e comunicazione in maniera efficace e “cost effective”.
Ci siamo appoggiati a Seeweb in occasione del progetto di rinnovo del nostro sito istituzionale savethechildren.it, per il quale era fondamentale assicurarci un servizio affidabile e scalabile al tempo stesso, che ci consentisse di gestire correttamente il nuovo software e di adattarsi alle specificità di una realtà come la nostra.
Per natura, infatti, la nostra organizzazione deve poter rispondere a particolari stagionalità ed esigenze improvvise, soprattutto in contesto di emergenza.
Come affrontate le campagne e i picchi di traffico sul sito?
L.C. Il tema della scalabilità dell’infrastruttura e il bilancio costi benefici è una questione su cui poniamo attenzione da sempre.
Save the Children si sostiene attraverso le donazioni e deve poter garantire da un lato la sostenibilità degli investimenti, dall’altro l’efficienza degli strumenti di raccolta fondi.
A fronte di picchi di traffico importanti – dovuti sia alla semplice stagionalità che ad attività di risposta ad emergenza umanitarie – dobbiamo essere in grado di assicurare la disponibilità del servizio web attraverso cui comunichiamo le nostre attività e raccogliamo i fondi.
Il cloud risponde perfettamente a questo requisito, permettendo di aumentare le risorse in modo scalabile e in continuità con i servizi erogati.
Inoltre, il modello di costo basato sulle risorse effettivamente allocate ci assicura la scalabilità dei servizi web, riducendo al minimo i costi.
Perché avete scelto Seeweb e cosa vi aspettate da un provider?
L.C. La possibilità di avere un partner tecnologico che sia all’avanguardia in termini di infrastrutture e servizi offerti, ma che possa al tempo stesso garantire una relazione e un confronto diretto e tempestivo è sicuramente quello che cercavamo. In questo periodo di lavoro insieme, l’aspettativa è stata sicuramente confermata.
Per sostenere Save the Children
Sono molti i modi in cui si possono supportare le iniziative di Save the Children.
Noi, come azienda, quest’anno abbiamo deciso di sostenere “Impresa per i bambini”.
Per partecipare a uno dei loro progetti e dare una mano ai bambini in difficoltà, puoi informarti sul sito web.
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